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Il Sacrario

 

Il 13 novembre 1960, alla presenza del Ministro della Difesa on. Giulio Andreotti e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Gen. di S.A. Silvio Napoli,

è stato solennemente celebrato il 30° anniversario della Crociera  Italia-Brasile. In tale occasione venne ricordata anche  la grande Crociera  Italia-USA,  entrambi eventi  straordinari che suscitarono nel  mondo una   ondata di ammirazione per le capacità  morali, organizzative e tecniche  espresse  dell’Arma Azzurra e dal  nostro Paese. Orbetello fu l’epicentro della  cerimonia.

La cittadina toscana infatti  aveva a suo tempo ospitato, ai bordi della  laguna, l’idroscalo con il celebre hangar progettato da Pierluigi Nervi, gli aerei delle trasvolate e la Scuola di Navigazione Aerea di Alto Mare (NADAM) nella quale  centinaia di ufficiali piloti e di specialisti conseguirono  gli alti livelli professionali e di coesione indispensabili per raggiungere il successo.

Nel corso della cerimonia vennero inaugurati, il Parco delle Crociere e nel suo ambito il Sacrario dedicato alle Trasvolate. L’insieme  costituisce un complesso monumentale realizzato nella ex zona residenziale  dell’idroscalo che  a suo tempo aveva ospitato il personale prescelto  durante le lunghe e meticolose  fasi di preparazione.  Il Sacrario, immerso nel verde  è costituito da un insieme di grandi tavole marmoree sulle quali sono incisi  gli itinerari  delle squadriglie e   i nomi dei componenti i singoli equipaggi

e da due cippi dedicati rispettivamente  alle memorabili imprese  e a Italo  Balbo  loro ideatore e impareggiabile guida.

La manifestazione si svolse in un clima di grande emozione. Per la prima  volta infatti dalla fine della  guerra, dopo tre lustri  di un ingiusto e umiliante silenzio, alle grandi gesta aviatorie che tanto prestigio, morale e materiale, avevano portate all’Italia, veniva tributato  un riconoscimento ufficiale.

I discorsi del Gen. S.A. Silvio Napoli, anche egli “Atlantico” e promotore dell’iniziativa,

 

 

e del Ministro Andreotti, pronunciati dopo la benedizione del Sacrario da parte dell’Ordinario Militare, costituiscono due documenti storici del dopoguerra nei quali ritroviamo l’appassionata e puntuale  rievocazione delle imprese  e l’indiscutibile riconoscimento dei loro valori al di sopra di qualsivoglia visione di parte.

Moltissimi gli orbetellani, memori degli entusiasmanti giorni della NADAM, accanto alle autorità, civili e militari, e a personaggi di spicco che ruoli di rilievo ebbero nella realizzazione delle trasvolate, primo tra questi il famoso progettista e industriale Alessandro Marchetti padre dell’ S55, l’aereo protagonista  dei  voli.

Molti elementi fanno ritenere che nell’ambito dell’incontro cominciò a maturare tra gli “Atlantici” l’idea di una Associazione  che rappresentasse i valori dei quali erano stati portatori. La  lettera di Silvio Napoli al Gen. di S.A. Alberto Briganti, che  riportiamo, rappresenta una ulteriore, significativa testimonianza del significato  e dell’intensità dei sentimenti che caratterizzarono l’evento.