La Storia dell'A.T.A.
Il ricordo delle crociere aeree di massa sul Mediterraneo e sull'Atlantico degli anni 1928-1933 rimase nel cuore di quanti in vario modo contribuirono al loro successo e unì i protagonisti in un legame ideale che si mantenne saldo anche dopo la conclusione della Crociera del Decennale e la loro assegnazione a vari reparti della Regia Aeronautica.
Il vincolo si mantenne saldo anche nei drammatici anni del secondo conflitto mondiale e in quelli che seguirono. Nei sopravvissuti era vivo il desiderio di ritrovarsi, di ricordare e di trasmettere alle nuove generazioni la storia della straordinaria stagione aviatoria vissuta sotto il diretto comando del Ministro dell'Aeronautica Italo Balbo, ideatore e primo artefice delle imprese.
Negli anni Sessanta vennero inaugurati ad Orbetello il Parco delle crociere e il Sacrario degli Atlantici e messi i presupposti per la costituzione di una associazione nella quale i protagonisti avrebbero potuto riunirsi e assumere altre iniziative indispensabili a fissare nel tempo il segno degli eventi vissuti. Tale costituzione richiese un lungo lavoro di preparazione finché nel 1968 venne fondata l'Associazione Trasvolatori Atlantici (A.T.A.).
Il materiale conservato nell'archivio del Sodalizio, attualmente in fase di riordino e catalogazione, mette in evidenza un costante impegno e notevoli realizzazioni, a partire dall'opera di Giuseppe Valle, Generale di Armata Aerea, Atlantico, che ne fu instancabile promotore e animatore e primo Presidente. A lui seguirono sei Presidenti: Renato Abbriata, Umberto Nannini, Luigi Gallo, Ercole Savi, Luigi Questa, Renato Valle, tutti, con eccezione dell'ultimo, ufficiali piloti trasvolatori che avevano concluso la loro carriere negli alti comandi dell'Arma Azzurra. Renato Valle e Paolo Balbo, cultori di Storia aeronautica e diretti testimoni di importanti avvenimenti ad essa collegati, tutt'ora in carica quali Presidente e Vice Presidente A.T.A., vennero eletti dai soci discendenti di trasvolatori, desiderosi di dare il loro contributo ai compiti istituzionali dell'Associazione.
Nella storia dell'A.T.A. ritroviamo avvenimenti di grande rilievo e significato a ciascuno dei quali sarà dedicato prossimamente adeguato approfondimento, limitandoci al momento ad alcuni brevi cenni. In primis ricorderemo l'assunzione da parte dell'Associazione della responsabilità e della cura del quadrato del Cimitero di Orbetello, nel quale è sepolto il Maresciallo dell'Aria Italo Balbo con accanto numerosi suoi compagni di trasvolate, e la realizzazione delle vetrine dedicate alle imprese atlantiche, patrimonio unico del Museo Storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, nelle quali figurano preziosi cimeli donati dalle famiglie degli Atlantici.
Di notevole significato i viaggi di dirigenti e soci in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Giappone per commemorare, insieme ad autorità locali e alle comunità italiane, le crociere dell'Atlantico Sud, dell'Atlantico Nord e in Oriente lo straordinario volo di Arturo Ferrarin.
Seguono l'impegno nell'organizzazione della solenne cerimonia dello scoprimento di un busto di Italo Balbo, nel perimetro del Palazzo dell'Aeronautica, di un Convegno Internazionale sull'opera del Maresciallo dell'Aria, mostre fotografiche e proiezioni cinematografiche a Roma e Milano di documentari sullo stesso argomento, curati dall'Associazione.
Questi alcuni cenni sulle attività dell'A.T.A. nei suoi quarantaquattro anni di vita, svolta in stretta collaborazione con l'Aeronautica Militare e l'Associazione Arma Aeronautica e con molteplici Autorità civili direttamente interessate.